L'anno pastorale 2015-2016 ci porta verso il cinquantesimo della
posa della prima pietra della nostra chiesa parrocchiale (avvenuta il 28.07.1966).
Questa ricorrenza può essere motivo di un intervento speciale? Sono molte infatti le persone che mi invitano, a più riprese, a prendere in considerazione vari miglioramenti della chiesa: dal punto di vista acustico, climatico, illuminotecnico, liturgico, artistico o perfino ecologico!
Fra i tanti suggerimenti, che ascolto sempre volentieri -anche se non tutto si può fare subito perché toccare la chiesa richiede uno studio serio- durante l'estate alcuni parrocchiani, esperti in materia, mi hanno inoltrato un progetto per realizzare un
organo a canne disegnato dalla rinomata ditta Mascioni di Azzio (VA) con una struttura molto semplice e lineare, facilmente inseribile nell'architettura esistente.
Essi, a conoscenza delle difficoltà dell'organo elettronico in uso attualmente, che a più riprese ha avuto bisogno di interventi urgenti e che non può più durare per molto, mi hanno istruito sul fatto che l'organo a canne avrà una durata lunghissima nel tempo e poca necessità di manutenzione, ma soprattutto sarebbe un investimento sulla qualità della celebrazione liturgica, con un migliore accompagnamento del canto e -cosa che mi sembra interessante- potrebbe motivare giovani allo studio di tale nobile strumento.
Il Consiglio Economico Parrocchiale ha dato parere positivo;
voi cosa ne pensate dell'idea?
Don Ambrogio Cortesi